Disastri della chirurgia plastica

L’uso in chirurgia estetica è finalizzato alla correzione delle sole rughe di espressione, che vengono rese lisce grazie all’azione della sostanza. La madre della bambina, estetista, spiega che la scelta di operare continui e invasivi trattamenti sul volto di Britney è per aiutarla a “diventare una star”. Sottolinea quanto sia fondamentale, per la futura soddisfazione professionale della figlia, effettuare “trattamenti che la faranno rimanere bambina più a lungo”. Tutto ciò a cui questa madre ambisce è che la sua bambina “diventi una superstar”.

La donna, afferma con convinzione, che non vorrebbe dare l’impressione di una madre irresponsabile, in quanto lei sarebbe la prima a provare su se stessa le sostanze poi iniettate nel viso della figlia.

Gli interventi effettuati non sarebbero esperimenti, quindi, ma solo azioni date dalla concreta consapevolezza del raggiungimento di un obiettivo discutibile. I piccoli ematomi e il dolori provocati sulla piccola Britney, della durata di una giornata e gli effetti collaterali, come l’abbassamento della palpebra superiore per 3-4 settimane e le rare reazioni allergiche, rappresenterebbero pertanto solo un “piccolo rischio” da correre pur di apparire come una vera star?