Dopo 32 anni vissuti tra i TDG una delle tante cose che non riesco a concepire e' il modo in cui vengono trattati i cosidetti fratelli.
Ogni peccato,grande o piccolo che sia ,viene "riscattato" con un'ammenda mentale ,che puo' essere la disassociazzione, la segnatura,un "privilegio tolto" ,un "richiamo verbale da parte degli anziani" ecc...
A tutto c'e' la "PUNIZIONE" ,affinche' la persona "mentalmente " venga scossa e ritorni a sottomettersi agli anziani e alla congregazione.
Si,proprio il timore della PUNIZIONE condiziona il TDG in tutte le sue azioni giornaliere.
Frasi del tipo:"Speriamo non mi abbia visto nessun "fratello" quando nella vita giornaliera si effettua una normale azione ,che per un tdg potrebbe essere discutibile,dimostra il timore della PUNIZIONE all'interno della comunita' o nella fattispecie della "congregazione".
Ad ogni peccato ti infliggono una punizione,e poi ti celebrano la COMMEMORAZIONE DELLA MORTE DI CRISTO ,che dovrebbe cancellare questo tipo di punizioni che paradossalmente cancellano il sacrificio di Cristo e ci fanno ritornare in quell'assurda legge mosaica che prevedeva il piccione per un determinato peccato o un grosso bovino per un'altro.
Ora voglio vedere chi mi chiama apostata!
Ma mi diranno peste e corna lo stesso i miei fratelli,perche' anche loro sono vittime ,o semplicemente giocano a TEOCRAZIALANDIA.
AXL ROSE