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Jon Konneri
00giovedì 24 febbraio 2011 22:21
Fini: "Silvio non è l'unto del Signore L'immunità? E' uguale all'impunità"
www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/390546/

Il presidente della Camera in tv
«Berlusconi cerca il conflitto»
Sul "Foglio" voci di dimissioni
ROMA
«Auspico le elezioni, però prendo atto che il governo ha la maggioranza e che Berlusconi non ha intenzione di restituire la parola al popolo sovrano». Gianfranco Fini interviene ad “Annozero” e attacca con toni molto duri Silvio Berlusconi.

Il presidente della Camera cita il secondo comma dell’articolo 1 della Costituzione che recita «la sovranità appartiene al popolo che la esercita nei limiti e nelle forme della Costituzione» e riferendosi al premier chiarisce che «essere eletti dal popolo anche se con il 99,9% non comporta il sentirsi al di sopra della legge, quindi unto dal Signore o coperto da totale impunità. A lungo andare - aggiunge - questa presunzione determina quel conflitto istituzionale in presenza del quale purtroppo ci troviamo».

Fini boccia le proposte di Berlusconi sulla possibilità di cambiare la composizione della Consulta, chiarendo che «Berlusconi conosce la Costituzione e sa che se si cambia a colpi di maggioranza e poi viene attivato il referendum, qualche volta, come già ci è accaduto, può esserci una bocciatura» e ripete che riguardo alla eventualità di sue dimissioni «sono pronto a dimettermi nello stesso momento in cui si dimette Berlusconi». Il presidente della Camera spiega inoltre che Fli si colloca nel centrodestra e che «non ci sarà mai un’alleanza elettorale che vada dal terzo polo a Sinistra e libertà

La terza carica dello Stato estende le sue critiche anche alla politica estera del governo, in particolare alla gestione della crisi libica: «Nei confronti di Gheddafi - ha detto - c’è stato certamente un eccesso di accondiscendenza. Siamo arrivati anche a forme abbastanza ridicole: il bacio che Berlusconi ha ostentatamente dato all’anello di Gheddafi».

Un ultimo affondo sul caso-Ruby: la restituzione degli atti ai pm di Milano approvata a maggioranza dalla Camera in difesa di Silvio Berlusconi è «legittima - ammette Fini - ma palesemente strumentale». «La maggioranza - conclude - ha detto che non è competente la Procura di Milano ma il Tribunale dei ministri». Tuttavia «se la maggioranza avesse aggiunto che, qualora si riconosca la competenza del Tribunale dei ministri un minuto dopo Berlusconi si presenterebbe a giudizio, nessuno avrebbe avuto nulla da eccepire». Intanto, attorno al presidente della Camera, s’addensano voci di dimissioni. Il Foglio si aspetta una mossa «orgogliosamente fuori dal giardino di una neutralità ipocrita, e a testa bassa per incornare Berlusconi prima che si svuoti il recinto di Futuro e libertà». Il Pdl ci spera. «Con questo crescendo di dichiarazioni Fini sta davvero creando una situazione istituzionalmente insostenibile- dice Cicchitto- e lo sta facendo evidentemente con una scelta che, se lasciata a sè stessa, può avere effetti devastanti non solo nell’immediato ma anche nel futuro perchè essa implica il fatto che la Presidenza della Camera o del Senato possono essere usati per fare nuovi gruppi parlamentari, nuovi partiti e per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio e del governo in carica. È evidente che oggi qui è il cuore dello scontro istituzionale».
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Quindi questo prova che Silvio Berlusconi non può essere l'unto del Signore , anche perche credo abbia approfittato di qualche donnicciola
Non può far parte dei 144000 [SM=g20548]
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