LI CUNTI DI GIUFA'

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Avril65
00venerdì 9 settembre 2011 22:07
GIUFA' E LA TELA.
In un piccolo pianterreno mezzo diroccato di un paesino della costa siciliana, viveva Giufà: era un ragazzo molto povero, non aveva mai conosciuto il papà che, prima ancora che lui nascesse, aveva pensato bene di partirsene in cerca di fortuna e non aveva più dato notizia di sé.
Alla sua nascita la mamma aveva voluto chiamarlo Giovanni, come il nonno, ma , un po’ per vezzo, un po’ per comodità, tutti lo avevano sempre chiamato “Giuvà” o “Giufà”…
Per mantenerlo, la mamma lavorava dalla mattina alla sera e spesso anche la notte, per cui Giufà era cresciuto solo, non era mai andato a scuola , parlava solo dialetto e interpretava alla lettera tutto ciò che gli dicevano.
“Giufà fai questo…” e lui lo faceva prendendosi magari dei rimproveri…”Giufà fai quall’altro…” e lui ubbidiva combinando disastri… Questo era Giufà.
Un giorno la mamma gli affidò un bel pezzo di stoffa nuova: “Giufà, comare Caterina mi ha regalato questa stoffa rimasta dal corredo di sua figlia…vai a venderla in piazza…magari guadagniamo qualche soldino….ma….attento! non farti abbindolare da qualche chiacchierone…vendilo ad una persona che parla poco…e fatti pagare…eh !”
“Si ma’ ” e Giufà prese la stoffa e si avviò verso la piazza lanciando il suo grido: “Biedda tila… farcitivi i lenzuola…(bella tela, fatevi le lenzuola)”
Diverse persone si avvicinavano e chiedevano il prezzo, il metraggio, la qualità…ma lui rispondeva sistematicamente:”No, a vui nun vi la dugnu, parrati troppu ( no a voi non la do, parlate troppo).
Giunto in piazza, vide al centro una bella statua della Madonnina…la guardò per qualche minuto …quella signora si…era immobile…e non diceva manco una parola…a sua madre sarebbe piaciuta sicuramente come acquirente della stoffa… Si avvicinò :“ Buongiorno signù…la voli sta tila?”…silenzio…”costa 100 liri”… silenzio…Giufà pensò: “ perfettu…chista sta muta perciò nun mi voli mbrugghiari…( perfetto questa sta muta quindi non vuole imbrogliarmi)” e adagiò la stoffa sulle spalle della statua, aspettando che questa lo pagasse…visto che la statua non si muoveva , cominciò a gridare: “ io la tila ci la detti e vossia m’ava a pagari !( io la stoffa gliel’ho data e lei mi deve pagare)” e infine cominciò a tirare pietre contro la statua , sempre urlando, finchè una pietra ruppe la cassetta delle elemosine che era ai piedi della Madonna facendone fuoriuscire un mucchio di monetine.
Giufà si acquetò, prese i soldi, se li ficcò in tasca e andò verso casa .
Appena in vista della porta di casa sua , comincio a gridare:” ma…ma… Tutti cosi vinnivu…a na signora can un dissi mancu na parola…ma li sordi mi li fici dari cu li boni o cu li tinti… (mamma ho venduto tutto ad una signora che non ha detto neanche una parola, ma i soldi me li son fatti dare con le buone o con le cattive maniere).”
La mamma allora, sentendo odore di guai, si affrettò a farlo entrare in casa…” vieni, vieni , non raccontare i fatti nostri a tutto il vicinato”


[SM=g20548]
axlrose24
00sabato 10 settembre 2011 21:31
[SM=g1907003]

GIUFA' e' un personaggio famoso dalle mie parti , nel palermitano.

AXL
fiammaverde
00domenica 11 settembre 2011 18:17
Re:
axlrose24, 10/09/2011 21.31:

[SM=g1907003]

GIUFA' e' un personaggio famoso dalle mie parti , nel palermitano.

AXL




Ma ne avete uno solo nel Palermitano?
Non è che ce ne sono anche a Caciania?











axlrose24
00martedì 13 settembre 2011 22:08
Re: Re:
fiammaverde, 11/09/2011 18.17:




Ma ne avete uno solo nel Palermitano?
Non è che ce ne sono anche a Caciania?






Si vero ,anche a Catania , e' il fratello gemello.
[SM=x1839779]

AXL
fiammaverde
00mercoledì 14 settembre 2011 15:17
Re: Re: Re:
axlrose24, 13/09/2011 22.08:




Si vero ,anche a Catania , e' il fratello gemello.
[SM=x1839779]

AXL




Mi sembrava!




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