Sesso in auto, reato anche in luogo isolato e buio

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alfa93
00martedì 26 ottobre 2010 22:45
A meno che non si adottino specifiche cautele, come l'appannamento o la copertura dei vetri della macchina
ROMA - Fare sesso in auto è reato sempre, anche al buio e in un posto isolato. A meno che non si oscurino i vetri. Lo ha deciso la Corte di Cassazione confermando una condanna per «atti osceni in luogo publbico» a 90 giorni di reclusione emessa dal tribunale di Roma nel giugno 2000 e confermata dalla Corte d'appello nel 2002 ai danni di Marisa A., classe 1935. Non serve quindi invocare l'oscurità e il luogo appartato.

LA VICENDA - La sentenza della Cassazione riguarda la vicenda di Marisa A. e del suo amante, Carmine P. I due in una sera d'inverno si erano appartati in un parcheggio fuori mano, senza nessuno nei dintorni. Ma non avevano fatto i conti con gli agenti di una volante di pattuglia che si erano insospettiti e la loro curiosità era culminata in un verbale redatto per «atti osceni in luogo pubblico». Invano Marisa A. ha protestato la sua innocenza sostenendo che nel suo comportamento non c'era alcun «dolo», ma al massimo una «colpa». In sostanza la donna pensava di aver agito ritenendo «di non essere vista nel luogo da lei prescelto». Ma per i giudici della terza sezione penale della Cassazione questa tesi è «priva di ogni giuridico rilievo» e non giova far riferimento al buio e al luogo deserto.

LA SENTENZA - Spiegano in proposito i magistrati che «l'antigiuridicità penale dei comportamenti osceni all'interno di un'autovettura in sosta lungo la pubblica via (o in un pubblico parcheggio) non è esclusa dal fatto che essi vengano compiuti in ora notturna o in luogo non frequentato, in quanto siffatte circostanze non eliminano in modo assoluto» la possibilità «che gli atti osceni siano percepiti da occasionali passanti, a meno che l'autore del fatto non abbia adottato specifiche cautele, come l'appannamento o la copertura dei vetri della macchina». In sostanza i due avrebbe dovuto oscurare l'auto.


hai capito... quindi attenzione a chi fa sesso in macchina!!!
[SM=x1837883]
Luna Nuova@
00mercoledì 27 ottobre 2010 09:19
Penso che basti chiudersi in garage [SM=g1907003]
E poi, certe cose, lasciamole fare ai giovani. La donna in questione all'epoca del fatto aveva 68 anni, un'età un po' troppo matura per fare certe cose in macchina [SM=g20547]
Roba da matti!!! [SM=g1998102]
dany dani
00domenica 31 ottobre 2010 19:07



PRIME 2 VITTIME DOPO LA LEGGE DEI 3 ANNI PER CHI FA' L'AMORE DENTRO LA MACCHINA!
..PER NON ANDARE CONTRO LA LEGGE..L'HANNO FATTO FUORI DALL'AUTO!..TROVATI CONGELATI 2 GIOVANI!


[SM=x1839782]
Luna Nuova@
00domenica 31 ottobre 2010 22:37
Re:
dany dani, 31/10/2010 19.07:




PRIME 2 VITTIME DOPO LA LEGGE DEI 3 ANNI PER CHI FA' L'AMORE DENTRO LA MACCHINA!
..PER NON ANDARE CONTRO LA LEGGE..L'HANNO FATTO FUORI DALL'AUTO!..TROVATI CONGELATI 2 GIOVANI!

[SM=x1839782]

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A questo punto era meglio che  facevano l'amore dentro la macchina, almeno non morivano assiderati, erano più comodi e soprattutto al caldo. Al massimo se arrivavano i carabinieri andavano..... al fresco!!! Hahahhaha [SM=x1839782] [SM=x1839782]
axlrose24
00domenica 7 novembre 2010 21:51
Re:
alfa93, 26/10/2010 22.45:

A meno che non si adottino specifiche cautele, come l'appannamento o la copertura dei vetri della macchina
ROMA - Fare sesso in auto è reato sempre, anche al buio e in un posto isolato. A meno che non si oscurino i vetri. Lo ha deciso la Corte di Cassazione confermando una condanna per «atti osceni in luogo publbico» a 90 giorni di reclusione emessa dal tribunale di Roma nel giugno 2000 e confermata dalla Corte d'appello nel 2002 ai danni di Marisa A., classe 1935. Non serve quindi invocare l'oscurità e il luogo appartato.

LA VICENDA - La sentenza della Cassazione riguarda la vicenda di Marisa A. e del suo amante, Carmine P. I due in una sera d'inverno si erano appartati in un parcheggio fuori mano, senza nessuno nei dintorni. Ma non avevano fatto i conti con gli agenti di una volante di pattuglia che si erano insospettiti e la loro curiosità era culminata in un verbale redatto per «atti osceni in luogo pubblico». Invano Marisa A. ha protestato la sua innocenza sostenendo che nel suo comportamento non c'era alcun «dolo», ma al massimo una «colpa». In sostanza la donna pensava di aver agito ritenendo «di non essere vista nel luogo da lei prescelto». Ma per i giudici della terza sezione penale della Cassazione questa tesi è «priva di ogni giuridico rilievo» e non giova far riferimento al buio e al luogo deserto.

LA SENTENZA - Spiegano in proposito i magistrati che «l'antigiuridicità penale dei comportamenti osceni all'interno di un'autovettura in sosta lungo la pubblica via (o in un pubblico parcheggio) non è esclusa dal fatto che essi vengano compiuti in ora notturna o in luogo non frequentato, in quanto siffatte circostanze non eliminano in modo assoluto» la possibilità «che gli atti osceni siano percepiti da occasionali passanti, a meno che l'autore del fatto non abbia adottato specifiche cautele, come l'appannamento o la copertura dei vetri della macchina». In sostanza i due avrebbe dovuto oscurare l'auto.


hai capito... quindi attenzione a chi fa sesso in macchina!!!
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