La Costituzione italiana garantisce che tutte
le Confessioni religiose sono egualmente
libere davanti alla legge, hanno diritto di
organizzarsi secondo i propri statuti, in
quanto non contrastino con l'ordinamento
giuridico italiano, ed i loro rapporti con lo
Stato sono regolati per legge sulla base di
Intese con le relative rappresentanze.
La procedura di Intesa, così come disciplinata
dall’articolo 8 della Costituzione italiana, è
parte fondante dell’ordinamento giuridico
italiano che garantisce libertà di pensiero,
coscienza e religione così come previsto anche
nella Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani. Molte Confessioni religiose, a tutt’ oggi
attendono l’approvazione della loro Intesa.
Il 4 aprile 2007, il Presidente del Consiglio
Romano Prodi ha firmato gli emendamenti
delle Intese con la Chiesa Valdese e con
l'Unione Italiana Chiese Cristiane Avventiste
7° Giorno. In quella data, inoltre, il
Presidente del Consiglio ha firmato sei
nuove Intese con la Chiesa di Gesù Cristo
dei Santi degli Ultimi Giorni, l' Arcidiocesi
Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa
meridionale, la Chiesa Apostolica in Italia,
l’Unione Buddhista Italiana, l’Unione Induista
Italiana e la Congregazione Italiana
Testimoni di Geova.
Nessuna di queste Intese, tuttavia, è mai stata
inoltrata al Parlamento in conformità alla
procedura di rito che ne chiede la traduzione
in un disegno di legge da sottoporre
all’approvazione delle due Camere.
Questo nonostante tutte le proposte di Intese
siano state approvate, nel corso degli anni, sia
dalla Commissione interministeriale per le
Intese con le Confessioni religiose, sia dalla
Commissione consultiva per la libertà religiosa,
ed abbiano inoltre ottenuto un largo consenso
nei diversi schieramenti politici negli ultimi
dieci anni.
Questo appello vuole perciò lanciare un
messaggio forte che i rappresentanti delle
Confessioni religiose e gli esponenti più
illuminati della politica italiana rivolgono a
tutte le persone socialmente impegnate
affinché promuovano e sostengano con
forza la presentazione del disegno di legge
governativo e la ratifica da parte del
Parlamento delle otto Intese.
L’approvazione delle Intese contribuirà ad
affermare il principio di uno Stato italiano
accogliente nei confronti di tutte le culture e le
fedi e contribuirà a garantire a centinaia di
migliaia di persone di praticare con pienezza
la loro Confessione religiosa.