Ho sempre pensato alle mie montagne come a un rifugio sicuro . Nessun luogo mi da lo stesso senso di protezione , di benessere … D'estate è meta di escursioni , di scampagnate con gli amici , di ritrovi nei molti rifugi che danno ospitalità a corpi stanchi e affaticati da ore di cammino su sentieri ripidi e poco agibili . Gli unici suoni sono quelli dell'affanno e dello scricchiolio delle foglie e dei rametti calpestati .Niente smog , niente strombettii impazziti di viaggiatori sempre sull'orlo di una crisi di nervi . Qui il tempo si ferma . Si ha una dimensione più vasta dell'immensità .Si è più vicini a Dio . Quando si arriva in vetta si ha un senso di irrealtà totale... tutto è lontano .. ridimensionato . Non c'è potere in cima .. solo un senso di appartenenza totale .. di pace interiore .
L'inverno la copre di manto innevato.. altre risate , altre gioie ..
Non sempre però ci ripaga con la stessa passione .. la stessa riconoscenza . Capita che ,unica, accolga gli ultimi respiri di chi ne è rimasto insidiosamente vittima . Basta poco .. una lastra di ghiaccio vicino ad un dirupo … rami che non proteggono , spogli e addormentati e per questo più fragili . .. e una vita si spezza , così , semplicemente . Resta solo la sofferenza dei famigliari , degli amici , e il dispiacere di chi l'ha conosciuto e conserva teneri ricordi .. Ciao Danilo .