Ora fratello Rossi , alla luce del contesto ci vuoi dire che nicche nacche c'entra sta scrittura con il non rivolgere un semplice buongiorno all'ex fratello ora disassociato perche' ha deciso di far trasfondere il figlio vittima di un'incidente stradale? Ci vuoi dire che cavolo c'entra questa scrittura con il voltare le spalle al tuo ex fratello ora dissociato che in coscienza non si sentiva piu' di continuare questo percorso religioso?
Detto questo ,non solo questa organizzazione adotta una disposizione disumana verso gli ex ma cosa ancor piu' grave accusa DIO delle loro boiate .
Ora ,caro fratello Rossi ,dopo aver riletto il capitolo 1 della seconda lettera di Giovanni, mi viene in mente una cosa : Ma niente niente che siete voi quelli che andate a bussare dietro le porte della signora Filomena....
Filume', chiudiamo le tapparelle che Giovanni non ha raccomandato altro...
Sono d'accordo quasi con tutto tranne con "la signora eletta" che non si riferisce ad una Signora ben precisa ma riguarda tutti i membri di una comunità definita tale.
leggete anche qui.
it.wikipedia.org/wiki/Seconda_lettera_di_Giovanni
Ma caro axl, i nostri "fratelli" chiudono gli occhi e ubbidiscono ciecamente, ciò che il Cd offre come esegesi, frasi qua e di là estrapoltai dal loro contesto pur poter esercitare il potere e di mantenere "pura" la congrea è sempre la parola di Geova.
Non fa niente se tra un giorno e l'altro cambia.
Mi immagino già, semmai questa regola cambiasse, cosa ci direbbero i nostri fratelli salutandoci da un giorno all'altro....
"Ciò che tu eviteresti di sopportare per te, cerca di non imporlo agli altri" (Epitteto)
Col concetto cristiano della vita, l'amore non è una necessità e non si esercita su nulla; esso è una facoltà essenziale dell'anima umana. L'uomo ama, non perché ha interesse di amare questo o quello, ma perché l'amore è l'essenza dell'anima sua, perché egli non può non amare.
La dottrina cristiana insegna all'uomo che l'essenza dell'anima sua è l'amore, che la sua felicità non è di amare la tale o la tal altra entità, ma bensì il principio di tutto, Dio, ch'egli ha coscienza di contenere in sé. Ecco perché egli amerà tutti e tutto.
(Tolstoj)