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TESTIMONI DI GEOVA onlAIN by SAMUEL CAMPOCHIARO (AXL)

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Il mistero della Trinità...

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2008 09:13
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12/06/2008 20:32
 
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IL PARERE PERSONALE E' "IL MOTTO DEL FORUM" !!!! [SM=g20549]

Bravo FERRUCCIO ,ORA SEEE!!! [SM=g20545]

Comincia a dare il tuo! [SM=g20543]

AXL ROSE
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ferruccio99, 12/06/2008 18.44:

certo è giusto usare la Bibbia...ma non ci farebbe male aprire di più le nostre menti e sforzarsi di investigare l'argomento con la filosofia speculativa, con solo il nostro intelletto, con la nostra libertà di pensiero...perchè farci sempre influenzare dalle scritture?...leggere e rileggere sempre gli stessi versetti...interpretati a modo proprio... [SM=g20538]






Se per questo le scritture che ho citato nel mio ultimo post non le ho commentate apposta, proprio per non influenzare nessuno, ma per sentire cosa ne ricavano gli altri...
Comunque in parte del mio trattato ho parlato di filosofia, a differenza del mio caro fratello felix io non vedo la filosofia come una cosa negativa, tutto è filosofia che ci piaccia o no.
Saluti Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
12/06/2008 22:05
 
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bene, cominciamo a discutere su un concetto anch'esso avvicinabile al trascendente, cioè l'INFINITO...è possibile comprenderlo? tentare di dare una definizione abbozzata? immaginarlo nel nostro mondo come volontà di rappresentazione? inserirlo tra immanente e trascendente?...analizziamo il pensiero di Cusano nel merito....
Secondo Cusano, l'uomo può conoscere solo ciò che è “finito”, procedendo da ciò che è già noto a ciò che ancora non lo è. Sempre lo stesso filosofo afferma che possiamo avvicinarci a comprendere l'infinito, da lui paragonato in qualche modo all'essenza di Dio o, se noi vogliamo, a un'entità superiore imparagonabile con qualsiasi nostro concetto, per mezzo di immagini e congetture; possiamo, per esempio, paragonare la conoscenza umana a due poligoni, uno inscritto e uno circoscritto a un cerchio (che rappresenterebbe la verità da conoscere); possiamo, quindi, moltiplicare quante volte vogliamo i lati dei due poligoni avvicinandoli sempre di più alla circonferenza, ma non possiamo mai fare che essi, rimanendo poligoni e quindi conoscenze umane e finite, coincidano con la circonferenza. Partendo da questo presupposto, è auspicabile che con l'esercizio della ragione si possa sempre di più avvicinare al concetto di infinito, pur nella attuale consapevolezza dei limiti stessi della ragione. In maniera del tutto teorica si può infine ipotizzare che il continuo esercizio del ragionamento conduca a un'evoluzione e a un perfezionamento dello stesso, al fine, ritornando a Cusano, arrivare quanto più vicino possibile a una identificazione del poligono con la circonferenza.

Ho iniziato con questa discettazione...aspetto vostre repliche, se volete... [SM=g20553] [SM=g20543] [SM=g20549] [SM=g20538]
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12/06/2008 22:16
 
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A prescindere che non sono riuscito ad AFFERRARE IL CONCETTO, vuoi dirci come questo tuo discorso si COLLEGA con DIO ,GESU' E LO SPIRITO SANTO ?

Naturalmente cercando di far capire alla maggioranza dei lettori,che non comprendono alcune formulazioni di pensiero cosi' articolate, LA TUA OPINIONE SUI POST CHE HANNO APPROFONDITO L'ARGOMENTO "TRINITA".



AXL
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13/06/2008 13:47
 
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Re:
ferruccio99, 12/06/2008 22.05:

bene, cominciamo a discutere su un concetto anch'esso avvicinabile al trascendente, cioè l'INFINITO...è possibile comprenderlo? tentare di dare una definizione abbozzata? immaginarlo nel nostro mondo come volontà di rappresentazione? inserirlo tra immanente e trascendente?...analizziamo il pensiero di Cusano nel merito....
Secondo Cusano, l'uomo può conoscere solo ciò che è “finito”, procedendo da ciò che è già noto a ciò che ancora non lo è. Sempre lo stesso filosofo afferma che possiamo avvicinarci a comprendere l'infinito, da lui paragonato in qualche modo all'essenza di Dio o, se noi vogliamo, a un'entità superiore imparagonabile con qualsiasi nostro concetto, per mezzo di immagini e congetture; possiamo, per esempio, paragonare la conoscenza umana a due poligoni, uno inscritto e uno circoscritto a un cerchio (che rappresenterebbe la verità da conoscere); possiamo, quindi, moltiplicare quante volte vogliamo i lati dei due poligoni avvicinandoli sempre di più alla circonferenza, ma non possiamo mai fare che essi, rimanendo poligoni e quindi conoscenze umane e finite, coincidano con la circonferenza. Partendo da questo presupposto, è auspicabile che con l'esercizio della ragione si possa sempre di più avvicinare al concetto di infinito, pur nella attuale consapevolezza dei limiti stessi della ragione. In maniera del tutto teorica si può infine ipotizzare che il continuo esercizio del ragionamento conduca a un'evoluzione e a un perfezionamento dello stesso, al fine, ritornando a Cusano, arrivare quanto più vicino possibile a una identificazione del poligono con la circonferenza.

Ho iniziato con questa discettazione...aspetto vostre repliche, se volete... [SM=g20553] [SM=g20543] [SM=g20549] [SM=g20538]




Io dico che hai ragione e l'esempio dei poligoni col cerchio spiega bene il concetto.
Facciamo un esempio: per i tdg fino agli anni 50 Dio era una persona spirituale all'interno del nostro universo fisico, precisamente collocato alle pleiadi, diciamo che all'epoca erano un pentagono e la verità era sempre il cerchio.
Poi hanno capito negli anni 80 che Dio ha un corpo spirituale e che risiede "nei cieli" ma non si sapeva bene ne dove ne come... diciamo che erano diventati un esagono erano cioè un pò piu vicini di prima al cerchio ma ancora lontanissimi...
Negli anni 90 con perspicacia finalmente giungono alla conclusione che Dio non può risiedere nell'universo fisico perchè questo è stato creato da lui (e ci voleva tanto?) quindi è al "di fuori di questo" senza specificare altro... ora diciamo che sono diventati un poligono a dieci lati.
Molto prima di loro si è compreso che Dio è altro rispetto a ciò che egli crea, con la relatività si è compreso che lo spazio ed il tempo sono in relazione, non può esistere l'uno senza l'altro, quindi il creatore dello spazio e del tempo è altro rispetto alla nostra dimensione.
Ovviamente questa verità è ancora più raffinata rispetto all'attuale teologia dei tdg ma rispetto al cerchio perfetto siamo ancora distanti e non ci arriveremo mai.
Questo discorso mi ha insegnato che essendo Dio infinitamente superiore a noi, non può giudicarci in base alle nostre conoscenze che abbiasmo di lui, ma da altro.
Ecco perchè sebbene io possa aver capito qualcosa di piu rispetto ai tdg dell'infinito e di Dio, in realtà ho smussato solo qualche lato del poligono aumentandone la "circonferenza", ma agli occhi perfetti di Dio sono simile a loro, sempre un poligono rimango, ecco perchè anche se mi piace discutere di queste cose, credo che non siano queste cose che ci contraddistinguono come cristiani migliori, ma le qualità (come l'amore) che mostriamo verso Dio e verso gli altri sono le cose che mostrano chi siamo realmente.

Saluti Mario

"Il messaggio è chiaro. Il nostro amore per Geova dev’essere più forte del nostro amore per i familiari che gli divengono sleali.
Oggi Geova non mette immediatamente a morte quelli che violano le sue leggi.
Amorevolmente dà loro l’opportunità di pentirsi delle loro opere ingiuste. Ma come si sentirebbe Geova se i genitori di un trasgressore impenitente continuassero a metterLo alla prova frequentando senza necessità il loro figlio disassociato?"(La torre di Guardia 15 luglio 2011 pagine 31)
13/06/2008 20:02
 
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Re: Re:
(Mario70), 13/06/2008 13.47:




Io dico che hai ragione e l'esempio dei poligoni col cerchio spiega bene il concetto.
Facciamo un esempio: per i tdg fino agli anni 50 Dio era una persona spirituale all'interno del nostro universo fisico, precisamente collocato alle pleiadi, diciamo che all'epoca erano un pentagono e la verità era sempre il cerchio.
Poi hanno capito negli anni 80 che Dio ha un corpo spirituale e che risiede "nei cieli" ma non si sapeva bene ne dove ne come... diciamo che erano diventati un esagono erano cioè un pò piu vicini di prima al cerchio ma ancora lontanissimi...
Negli anni 90 con perspicacia finalmente giungono alla conclusione che Dio non può risiedere nell'universo fisico perchè questo è stato creato da lui (e ci voleva tanto?) quindi è al "di fuori di questo" senza specificare altro... ora diciamo che sono diventati un poligono a dieci lati.
Molto prima di loro si è compreso che Dio è altro rispetto a ciò che egli crea, con la relatività si è compreso che lo spazio ed il tempo sono in relazione, non può esistere l'uno senza l'altro, quindi il creatore dello spazio e del tempo è altro rispetto alla nostra dimensione.
Ovviamente questa verità è ancora più raffinata rispetto all'attuale teologia dei tdg ma rispetto al cerchio perfetto siamo ancora distanti e non ci arriveremo mai.
Questo discorso mi ha insegnato che essendo Dio infinitamente superiore a noi, non può giudicarci in base alle nostre conoscenze che abbiasmo di lui, ma da altro.
Ecco perchè sebbene io possa aver capito qualcosa di piu rispetto ai tdg dell'infinito e di Dio, in realtà ho smussato solo qualche lato del poligono aumentandone la "circonferenza", ma agli occhi perfetti di Dio sono simile a loro, sempre un poligono rimango, ecco perchè anche se mi piace discutere di queste cose, credo che non siano queste cose che ci contraddistinguono come cristiani migliori, ma le qualità (come l'amore) che mostriamo verso Dio e verso gli altri sono le cose che mostrano chi siamo realmente.

Saluti Mario

certo!...ma continuiamo...senza scritture...l'argomento può diventare affascinante, intrigante...ma anche noioso; io sono d'accordo con Cusano, scusa la presunzione, nel senso che il ragionamento e la riflessione possono aggiungere dei lati al poligono virtuale inscritto o circoscritto alla circonferenza che rappresenta la verità e di conseguenza tutto ciò che va al di là della attuale comprensione umana; più lati si aggiungono al poligono, più ci si avvicina alla conoscenza trascendentale; al momento, e forse ancora per secoli o millenni, i lati sono, ovviamente insufficienti, ma tramite l'esercizio della nostra mente possiamo auspicare a un aumento del numero dei lati e quindi alla comprensione di più cose; molto probabilmente non arriveremo mai al numero di lati infinito, ma tentare di "aumentarne" il numero potrebbe essere la via che conduce nel luogo dove per il momento non osiamo neanche menzionare......però, mi domando: vale la pena di tentare?; male che vada posso sperare che l'esercizio riflessivo porti all'aumento delle interconnessioni neuronali e a un maggior interscambio tra le sinapsi... [SM=g20538]


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24/06/2008 01:07
 
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Cristo fa capire di essere Dio.Gesù disse "Io sono la via, la verità, la vita " ( Giov. 14,6). " Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita" (Giov. 8,12). " Io sono il pane vivo disceso dal cielo"(Giov. 6,51) "io sono la resurrezione e la vita" (giov.6,25).
In oltre si é attribuito apertamente tutte le perfezioni inerenti alla divinità.
L'Eternità. " Abramo, padre nostro, sospirò di vedere il mio giorno: lo vide e ne tripudiò." I giudei all'udire tali parole si sdegnarono e d'altronde non arrivano a comprenderle interamante:" Non hai ancora 50 anni e hai veduto Abramo? " " In verità... prima che Abramo fosse nato io sono" (Giov. 8,56- 58)". Pesate le parole, " Io sono" significa la sostanza divina, e il Cristo non dice ' Io ero' ma ' Io sono' per esprimere l'eternità del suo essere" (In Giov.. homilia 1).
L'Onnipotenza. Gesù é padrone della vita e della morte."Io do la mia vita per nuovamente riprenderla. E nessuno me la toglie; ma la dò io da me stesso e sono padrone di darla e padrone di riprenderla" (Giov. 10,17). " Come il Padre risuscita i morti e rende loro la vita, così pure il figlio dà la vita a quelli che vuole" (Giov. 5,21).
Egli infonde nelle anime la vita soprannaturale... " Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno" (Giov. 6,55).
L'Onniscienza. Gesù infatti legge infondo al cuore i pensieri più reconditi: " V'eran lì a sedere degli scribi i quali pensavano in cuor loro perché parla così? Costui bestemmia. Chi può mai perdonare i peccati se non Dio solo? Avendo Gesù conosciuto nel suo spirito che ragionavano in quel modo dentro di sé disse loro: perché pensate queste cose nei vostri cuori? " (Mc. 8,6-9).
La santità. Tutte le anime, anche le più pure, avvertirono sempre il bisogno di confessare le loro colpe, sia pure le più piccole e di chiederne con sincerità il perdono a Dio. Gesù invece non conosce né la penitenza né il rimorso. " Chi mi potrà convince re di peccato?" domanda ai giudei (Giov. 8,46).
Inoltre Gesù si è arrogato i diritti e ha esercitato tutti i poteri divini.Vuole che gli si renda culto pari a Dio: " Il Padre non giudica nessuno; ma ha rimesso ogni giudizio al figlio, affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre" Giov. 5,23).
Esige un amore sommo dovuto solo a Dio. Non soltanto identifica l'amore dovuto al Figlio con quello dovuto al Padre "chi odia me odia il Padre mio" (Giov. 15,23) ma vuole essere amato personalmente sopra ogni cosa "Chi ama il padre e la madre più di me, non é degno di me" (Mt. 10,37). [SM=g20538]
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