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TESTIMONI DI GEOVA onlAIN by SAMUEL CAMPOCHIARO (AXL)

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parlare altre lingue

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2008 21:40
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17/06/2008 19:28
 
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che ne pensate dei pentecostali che parlano in altre lingue?
[Modificato da Eugenia71 17/06/2008 19:50]
17/06/2008 19:52
 
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non li conosco!...potresti spiegare qualcosa in più? [SM=g20541] [SM=g20541] [SM=g20549] [SM=g20538]
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17/06/2008 20:22
 
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parlare altre lingue
loro non hanno altri libri come i tdg ma soltando la bibbia come unica fonte loro credono che il battesimo dello spirito santo non e solo per i 120 discepoli della pentecoste, ma e´ anche per i tempi di oggi. Loro si battezano da grande in acqua dopo ricevono il battesimo nello Spirito santo con il segno iniziale parlano in lingue cioe lingue alloro sconosciute .
[Modificato da Eugenia71 17/06/2008 21:00]
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La fonte delle lingue “pentecostali”

Ma che dire del moderno parlare in lingue “pentecostale” che avviene nella cristianità? A differenza della predicazione compiuta il giorno di Pentecoste, questi gruppi moderni considerano il parlare in lingue (glossolalìa) una forma di preghiera. Essi spiegano che nel linguaggio dell’uomo si può dire “Dio è buono”, “Dio è amore”, “Dio è benigno”. Ma credono che quando si abbandonano al pronunciare parole sconosciute (“Vocali e consonanti, vocali e consonanti, fatele uscire”, disse un predicatore protestante ad alcuni che non riuscivano a ottenere questo “dono”), stanno permettendo allo spirito di ‘porre in loro una preghiera perfetta’, ciò che, in assenza delle lingue, non sarebbe possibile.

Donald P. Merrifield, rettore gesuita della Loyola University, il quale prega in questo modo, dice che le lingue sono “una corretta forma di preghiera e di lode a Dio”.

Tuttavia, poiché l’apostolo ispirato disse che questo dono sarebbe cessato, la pratica moderna di parlare in lingue non potrebbe venire dalla stessa fonte da cui vennero le lingue dei primi cristiani. Non tutte le opere miracolose fatte in nome di Gesù provengono da lui. Egli predisse: “Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ E io confesserò quindi loro: Non vi ho mai conosciuti!” — Matt. 7:22, 23.

Merrifield, rettore della Loyola University, che parla in lingue da anni, dice: “Il parlare in lingue potrebbe essere una manifestazione isterica, o, secondo alcuni, diabolica”.

Todd H. Fast, parroco della Chiesa Episcopale di S. Clemente ad Huntington Park (California), che parla in lingue dal 1969, disse: “Le lingue sono controverse. Il diavolo ha molti mezzi per agire su di noi. Quando riceviamo il battesimo dello Spirito Santo [di cui i pentecostali considerano il parlare in lingue un segno] attacca veramente”. Possiamo dunque supporre che Gesù Cristo ‘conosca’ o riconosca chi parla in lingue?

Le Scritture mettono in guardia contro “l’operazione di Satana con ogni opera potente, e segni e portenti”. — 2 Tess. 2:9
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19/06/2008 08:31
 
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Come si riceve il battesimo con lo Spirito



Questo battesimo si può ricevere sia tramite l’imposizione delle mani che senza, infatti nel libro degli Atti degli apostoli i circa centoventi a Gerusalemme e Cornelio e i suoi a Cesarea lo ricevettero senza l’imposizione delle mani di nessuno (cfr. Atti 2:1-4; 10:44-46; 11:15); mentre i credenti di Samaria (cfr. Atti 8:14-17), i circa dodici discepoli ad Efeso come anche l’apostolo Paolo lo ricevettero tramite l’imposizione delle mani (cfr. Atti 19:6: 9:17).



Le lingue e l'interpretazione



Come abbiamo visto poco fa, il battesimo con lo Spirito Santo sperimentato dai discepoli il giorno della Pentecoste fu un riempimento di Spirito Santo, riempimento che fu immediatamente accompagnato da un parlare in lingue straniere a loro sconosciute. Fenomeno questo predetto da Gesù Cristo quando disse a proposito dei segni che accompagneranno coloro che avranno creduto "nel mio nome …. parleranno in lingue nuove" (Mar. 16:17). E fenomeno questo che accompagnò anche altri battesimi con lo Spirito Santo registrati nel libro degli Atti (non in tutti gli altri battesimi con lo Spirito Santo registrati viene menzionato il fenomeno del parlare in lingue, ma questo solo perchè Dio non volle che fosse scritto proprio in tutti i casi e non perché non si verificò in tutti i casi), che sono quello della casa di Cornelio secondo che è scritto: "Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola. E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili; poiché li udivano parlare in altre lingue, e magnificare Iddio" (Atti 10:44-46); e il caso dei circa dodici discepoli di Efeso secondo che è scritto: "Udito questo, furon battezzati nel nome del Signor Gesù; e dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su loro, e parlavano in altre lingue, e profetizzavano. Erano, in tutto, circa dodici uomini" (Atti 19:5-7).

Il parlare in altre lingue quindi è, in base all’insegnamento biblico, il segno esteriore che caratterizza o che evidenzia il battesimo con lo Spirito Santo.

Riguardo al parlare in altre lingue va però precisato che mentre tutti coloro che sperimentano il battesimo con lo Spirito Santo parlano in lingue, non tutti hanno il dono della diversità delle lingue perché questo è la capacità data dallo Spirito Santo solo ad alcuni credenti di parlare più lingue straniere e non una sola (cfr. 1 Cor. 12:10). Ecco perché Paolo dice ai santi di Corinto: "Parlan tutti in altre lingue?" (1 Cor. 12:30).

Il parlare in lingue è un parlare rivolto a Dio perché Paolo dice: "Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno l’intende, ma in ispirito proferisce misteri" (1 Cor. 14:2).

Questi misteri possono consistere in preghiere rivolte a Dio in favore dei santi: "Parimente ancora, lo Spirito sovviene alla nostra debolezza; perché noi non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito, perché esso intercede per i santi secondo Iddio" (Rom. 8:26-27); in cantici e ringraziamenti rivolti a Dio perché Paolo dice: "Che dunque? Io pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza. Altrimenti, se tu benedici Iddio soltanto con lo spirito, come potrà colui che occupa il posto del semplice uditore dire ‘Amen’ al tuo rendimento di grazie, poiché non sa quel che tu dici? Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l’altro non è edificato" (1 Cor. 14:15-17).

Questo parlare in lingue in certe occasioni viene compreso da persone presenti che non sono ancora dei Cristiani, in altre parole avviene la stessa cosa che avvenne il giorno della Pentecoste a Gerusalemme. E naturalmente il fatto che coloro che parlano in altre lingue non abbiano imparato presso nessuna scuola la lingua straniera che parlano per lo Spirito, suscita grande meraviglia in quegli uditori che li ascoltano parlare. In questo caso il parlare in lingue serve di segno per i non credenti (cfr. 1 Cor. 14:22). E in certi casi questa meraviglia porta la persona che ha udito esterrefatto parlare nella lingua del suo paese a convertirsi al Signore. Il giorno della Pentecoste i Giudei che erano di soggiorno a Gerusalemme, quando si riunirono presso il luogo dove i circa centoventi discepoli parlavano in altre lingue, rimasero meravigliati nel sentire quei Galilei parlare delle cose grandi di Dio nelle loro lingue natie, e dopo che Pietro parlò loro, molti di loro si convertirono (cfr. Atti 2:5-41).

Ci sono poi casi in cui il parlare in altra lingua viene inteso anche da certi credenti, ma non perchè hanno imparato quella lingua a scuola o perchè è la lingua del loro paese, ma perché hanno ricevuto dallo Spirito Santo il dono dell’interpretazione delle lingue (cfr. 1 Cor. 12:10). In questo caso il credente che ha questo dono sarà in grado di interpretare per la chiesa riunita il parlare straniero, interpretazione che sarà di edificazione alla chiesa secondo che è scritto: "Or io ben vorrei che tutti parlaste in altre lingue; ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi parla in altre lingue, a meno ch’egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione" (1 Cor. 14:5). La Chiesa sarà edificata nel sentire in una lingua conosciuta quella preghiera o quel cantico pronunciato per lo Spirito in una lingua sconosciuta, e potrà dire: ‘Amen!’

Quando la chiesa è riunita, se c’è chi parla in altra lingua devono essere due o tre al più a parlare in altra lingua, e uno dopo l’altro, e uno deve interpretare. Se non c’è chi interpreta però, essi si devono tacere e parlare a se stessi e a Dio (cfr. 1 Cor. 14:27-28).

Chi parla in altra lingua deve pregare di potere interpretare (cfr. 1 Cor. 14:13).

Il parlare in altra lingua non va impedito (cfr. 1 Cor. 14:39).



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19/06/2008 09:22
 
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al 64....e se fosse ancora valido oggi questo, chi stabilisce che era solo per quel periodo?prima che Gesu salisse nei ciieli disse:non vi lascio orfani riceverete il confortatore lo spirito santo.Non stava parlando solo con quelli che erano li ma penso con tutti noi. Riguardo a gli evangelici loro (non tutti)non conprendono quello che dicono alcuni invece parlano lingue conosciute, l`altro giorno in chiesa una persona anziana tutto ad un tratto si mise a parlare in portoghese lei non sapeva nemmeno che stava parlando in portoghese non avendolo mai studiato, ci sono lingue conosciute ma anche lingue sconosciute, anche l apostolo Paolo non capiva quello che diceva in 1 Cor 14:14 Poiche se io prego in lingua, il mio spirito prega, ma la mia mente e´ INFRUTTUOSA.Nemmeno lui capiva quello che diceva, perche sono lingue di angeli 1cor13. ora tu mi dicevi: (Tuttavia, poiché l’apostolo ispirato disse che questo dono sarebbe cessato, la pratica moderna di parlare in lingue non potrebbe venire dalla stessa fonte da cui vennero le lingue dei primi cristiani.) l’apostolo ispirato disse che questo dono sarebbe cessato, si vero ma continuando la lettura in 1cornti 13: al versetto 10 continua(ma quando sara´´arrivato cio che e conpiuto, cio che e´´parziale sara´ eliminato)quando sara´´arrivato cio che e` conpiuto. Adesso e´´tutto conpiuto? Non e tutto conpiuto finche non ritorna Cristo. Gli anziani tdg mi hanno detto che adesso e´´tutto conpiuto io ho risposto: in base a che cosa mi dici che tutto e conpiuto,mi rispose dal 1914 tutto e stato conpiuto.Come si fa a dire che dal 1914 tutto e´ conpiuto tutto questo che dicono loro no e` provato tutto sara` conpiuto alla venuta di Cristo.QUIndi io credo che il parlare in altre lingue potrebbe venire anche da DIo, perche no,SE delle persone semplici chiedono al signore il battesimo nello Spirito Santo in fede e nella loro semplicita,perche´ Dio dovrebbe permettere che satana operi li? Gesu disse: dove 2 o 3 parlino di me io sono in mezzo a loro,se li sono piu di3 persone, 100 persone che invocano la sua presenza lodono e parlano di lui, Lui dovrebbe essere li` stando alle parole di Gesu´, se chiedono qualcosa il Signore gle lo dara` Il mio argomento e´ un po pesante ma mi farebbe veramente piacere se qualcuno vuole rispondere,grazie [SM=g20542] per il lungo argomento.
[Modificato da Eugenia71 19/06/2008 09:38]
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19/06/2008 14:16
 
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cara eugenia io ti ho solo riportato quello che la WTS dice riguardo al parlare lingue. non e' il mio pensiero. volevo solo metterti al corrente di come la pensano. [SM=g20538]
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19/06/2008 14:54
 
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[SM=g20553] non avevo capito, mi era sembrava un parlare di un tdg.Grazie lo stesso. Mi farebbe piacere anche conoscere anche il tuo parere su questo argomento, se ti va [SM=g20546]
[Modificato da Eugenia71 19/06/2008 14:57]
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19/06/2008 15:06
 
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sono un tdg, ma di quelli che sono all'interno per non distruggere la propria famiglia. per l'argomento in discussione non so dirti. scusami ma saro' forse troppo terreno ma ultimamente delle religioni non mi interessa nulla. ( [SM=g20542] )
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19/06/2008 15:42
 
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immaginavo e` un argomento profondo la maggioranza non interessa,grazie lo stesso
19/06/2008 16:36
 
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Re:
Eugenia71, 19/06/2008 15.42:

immaginavo e` un argomento profondo la maggioranza non interessa,grazie lo stesso


appunto perchè l'argomento si propone profondo, io, come altri, sono interessato...secondo me dovresti avere un po' di pazienza e aspettare le eventuali replicle/domande sull'argomento... [SM=g20549] [SM=g20541] [SM=g20540]

[Modificato da ferruccio99 19/06/2008 16:36]
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19/06/2008 17:54
 
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TORRE DI GUARDIA 15-2-1982 PAG 5 E 6

‘Ma come si spiegano le parole di Paolo in I Corinti 14:2?’ chiedono alcuni. ‘Non disse l’apostolo: “Poiché chi parla in lingua parla non agli uomini, ma a Dio”?’

Anzitutto si deve notare che qui Paolo non sta parlando della preghiera privata ma, piuttosto, dell’uso del dono delle lingue in un’adunanza di congregazione. (Vedi I Corinti 14:23). Inoltre, le parole di Paolo sono in completa armonia sia con lo scopo per cui fu dato il dono delle lingue che con la descrizione di tale dono fatta nel libro di Atti. Se si legge per intero il quattordicesimo capitolo di I Corinti si nota che (1) le lingue a cui si fa riferimento erano lingue conosciute, non un linguaggio inintelligibile, e (2) il dono doveva essere usato non in privato, ma nell’interesse dei non credenti.

Leggiamo per intero il versetto 2: “Chi parla in lingua parla non agli uomini, ma a Dio, giacché nessuno ascolta, ma egli dice sacri segreti mediante lo spirito”. La parola greca tradotta “lingua”, glòssa, è la stessa parola usata in Atti 2:4, 11, dove si riferisce ovviamente a lingue conosciute. La parola greca tradotta “ascolta” può riferirsi a udire qualcosa senza capire ciò che è detto. Lo si comprende meglio alla luce dei versetti 13, 16 e 17 di I Corinti, capitolo 14, dove leggiamo: “Perciò chi parla in lingua preghi di poter interpretare. Altrimenti, se tu offri lodi con un dono dello spirito, come colui che occupa il posto della persona comune [o non credente; vedere i versetti 22-25] dirà Amen al tuo rendimento di grazie, giacché non conosce ciò che dici? Certo, tu rendi grazie in modo eccellente, ma l’altro non è edificato”.

In parole semplici, colui che parla in lingua parla a Dio anziché agli uomini se gli uomini che ascoltano non capiscono quello che lui dice. Paolo pensava non a un linguaggio inintelligibile ma a lingue straniere che potevano essere comprese da altri. Se però, in effetti, nessuno dei presenti poteva capire la lingua e se non era presente nessun interprete, colui che parlava quella lingua doveva pregare di poterla interpretare e così edificare altri, specie i non credenti. Se non c’era nessuno che interpretasse, allora, come dice il versetto, faceva meglio a tacere. — I Cor. 14:28.

MAH!!!

AXL ROSE
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TORRE DI GUARDIA 15-2-1982 PAG 5 E 6 ‘Ma come si spiegano le parole di Paolo in I Corinti 14:2?’ chiedono alcuni. ‘Non disse l’apostolo: “Poiché chi parla in lingua parla non agli uomini, ma a Dio”?’ Anzitutto si deve notare che qui Paolo non sta parlando della preghiera privata ma, piuttosto, dell’uso del dono delle lingue in un’adunanza di congregazione.eugenia71:potrebbe anche riferirsi a preghiere private.(Vedi I Corinti 14:23). Inoltre, le parole di Paolo sono in completa armonia sia con lo scopo per cui fu dato il dono delle lingue che con la descrizione di tale dono fatta nel libro di Atti. Se si legge per intero il quattordicesimo capitolo di I Corinti si nota che (1) le lingue a cui si fa riferimento erano lingue conosciute, non un linguaggio inintelligibile, e (2) il dono doveva essere usato non in privato, ma nell’interesse dei non credenti.eugenia71: erano lingue siaconosciute ma anche inconprensibile a loro.Il parlare in lingue è un parlare rivolto a Dio perché Paolo dice: "Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno l’intende, ma in ispirito proferisce misteri" (1 Cor. 14:2). quindi non erano sempre lingue conosciute poiche nessuno l’intende.Leggiamo per intero il versetto 2: “Chi parla in lingua parla non agli uomini, ma a Dio, giacché nessuno ascolta, ma egli dice sacri segreti mediante lo spirito”. La parola greca tradotta “lingua”, glòssa, è la stessa parola usata in Atti 2:4, 11, dove si riferisce ovviamente a lingue conosciute.eugenia71: ma ovviamente che cosa?La parola greca tradotta “ascolta” può riferirsi a udire qualcosa senza capire ciò che è detto. Lo si comprende meglio alla luce dei versetti 13, 16 e 17 di I Corinti, capitolo 14, dove leggiamo: “Perciò chi parla in lingua preghi di poter interpretare. Altrimenti, se tu offri lodi con un dono dello spirito, come colui che occupa il posto della persona comune [o non credente; vedere i versetti 22-25] dirà Amen al tuo rendimento di grazie, giacché non conosce ciò che dici? Certo, tu rendi grazie in modo eccellente, ma l’altro non è edificato”. eugenia71: Qui Paolo non sta dicendo che e´ sbagliato parlare in lingue, alla fine dice anche tu rendi grazie in modo eccellente, ma l’altro non è edificato,quindi il parlare in lingue edifica te stesso.In parole semplici, colui che parla in lingua parla a Dio anziché agli uomini se gli uomini che ascoltano non capiscono quello che lui dice. Paolo pensava non a un linguaggio inintelligibile ma a lingue straniere che potevano essere comprese da altri. Se però, in effetti, nessuno dei presenti poteva capire la lingua e se non era presente nessun interprete, colui che parlava quella lingua doveva pregare di poterla interpretare e così edificare altri, specie i non credenti. Se non c’era nessuno che interpretasse, allora, come dice il versetto, faceva meglio a tacere. — I Cor. 14:28. eugenia71: in 1cor.14:27,28 dice: ´´SE c´e´ chi parla in altra lingua siano 2 o 3 al massimo a farlo, l´uno dopo l´altro e qualcuno interpreti.28 Se non vi e´ chi interpreti, tacciano all´assemblea e parliono a se´ stessi e a DIO.``Allora si puo parlare in lingue se c´e` chi interpreta se non c´e` si puo´ pregare fra se´ e se` e anche quando si prega a DIo. RIngrazio a AXL ROSE, questo e´ un argomento che mi interessa molto da quando non frequento le adunanze frequento una chiesa evangelica ogni tanto sento parlare in altre lingue lingue si lingue di angeli (1cor.13:1)avolte anche lingue conosciute l`inglese o portoghese persone che non hanno mai studiato queste lingue .[SM=g20543] [SM=g20540]
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19/06/2008 21:40
 
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A me interessa molto saperne di piu' su questo argomento EUGENIA.

Hai detto che frequenti una chiesa evangelica.

Se approfondiresti questa tua esperienza tra gli EVANGELICI te ne sarei grato,magari aprendo un'altro 3d.

axl rose
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