NOTIZIE DAL FORUM
TESTIMONI DI GEOVA onlAIN by SAMUEL CAMPOCHIARO (AXL)

-->
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

L'amore secondo Barnabino

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2016 22:20
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 47
Sesso: Maschile
07/12/2010 23:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Tratto dalla Torre di Guardia del 15/11 1993

Perché ammettere un errore?

FU UNO dei più strani incontri della storia militare. Una donna disarmata fece tornare indietro 400 prodi soldati decisi a vendicare un insulto. Dopo aver ascoltato le suppliche di quella donna coraggiosa, il comandante rinunciò alla spedizione punitiva.
Quel comandante era Davide, che in seguito divenne re di Israele. Diede ascolto alla donna, Abigail, perché voleva piacere a Dio. Quando la donna gli spiegò con tatto che vendicandosi su suo marito, Nabal, sarebbe incorso nella colpa di sangue, Davide esclamò: “Benedetto sia Geova l’Iddio d’Israele, che ti ha mandato in questo giorno incontro a me! E benedetto il tuo senno, e benedetta tu che mi hai trattenuto dall’entrare in questo giorno nella colpa di sangue e dal far venire la mia propria mano in mia salvezza”. Davide fu grato che Dio si fosse servito di Abigail per impedirgli di commettere un grave errore. — 1 Samuele 25:9-35.
In un salmo Davide chiese: “Gli sbagli, chi li può discernere?” (Salmo 19:12) Come lui, anche noi possiamo non accorgerci di aver sbagliato finché qualcuno non ce lo fa notare. Altre volte sono le conseguenze spiacevoli a farci capire che abbiamo sbagliato, che siamo stati sgarbati o poco saggi.
Non c’è ragione di disperare
Tutti noi commettiamo errori, ma non per questo dobbiamo disperare. Come osservò il diplomatico Edward John Phelps, “l’uomo che non fa errori di solito non fa nulla”. E il discepolo cristiano Giacomo disse: “Tutti inciampiamo molte volte”. (Giacomo 3:2) Un bambino imparerebbe a camminare se non inciampasse mai? No, perché impara dai suoi errori e continua a provare e riprovare finché non raggiunge l’equilibrio.
Per vivere in modo equilibrato, anche noi dobbiamo imparare dai nostri errori e da quelli altrui. Dato che la Bibbia narra le esperienze di molti le cui circostanze erano forse simili alle nostre, possiamo essere aiutati a non commettere i loro stessi errori. Cosa possiamo dunque imparare dai loro errori?
L’umiltà è una qualità essenziale
Una lezione è che Dio non condanna tutti quelli che commettono errori, ma giudica solo quelli che si rifiutano di correggersi pur avendone la possibilità. Saul, re di Israele, disubbidì alle istruzioni di Geova riguardo all’annientamento degli amalechiti. Quando il profeta Samuele lo mise di fronte alle sue responsabilità, Saul dapprima minimizzò la cosa e poi cercò di dare la colpa ad altri. Si preoccupava più di non perdere la faccia davanti ai suoi uomini che di correggere l’errore. Perciò ‘Geova lo rigettò come re’. — 1 Samuele 15:20-23, 30.
Il successore di Saul, Davide, pur avendo commesso gravi errori, fu perdonato perché accettò umilmente i consigli e la disciplina. L’umiltà spinse Davide a dare ascolto alle parole di Abigail. I suoi uomini erano pronti allo scontro armato. Eppure, di fronte a loro, Davide ammise di aver preso una decisione sconsiderata. Per tutta la vita l’umiltà aiutò Davide a chiedere perdono e a correggersi.
L’umiltà spinge i servitori di Geova anche a rettificare osservazioni avventate. Durante un’udienza del Sinedrio, il sommo sacerdote ordinò che Paolo venisse percosso sulla bocca. L’apostolo replicò: “Dio colpirà te, muro imbiancato”. (Atti 23:3) Forse a causa della vista debole, Paolo non si era reso conto di chi aveva apostrofato in quel modo finché i presenti gli dissero: “Oltraggi il sommo sacerdote di Dio?” A ciò Paolo riconobbe immediatamente il suo errore, dicendo: “Fratelli, non sapevo che fosse sommo sacerdote. Poiché è scritto: ‘Non devi parlare ingiuriosamente di un governante del tuo popolo’”. (Atti 23:4, 5; Esodo 22:28) Sì, Paolo ammise umilmente il suo errore.
Ammisero i propri errori
La Bibbia mostra pure che alcuni cambiarono il loro modo di pensare errato. Si prenda, ad esempio, il salmista Asaf. Poiché sembrava che i malvagi se la passassero bene, egli disse: “Sicuramente è invano che ho mondato il mio cuore”. Ma, dopo essere stato nella casa di Geova e aver meditato sui benefìci della pura adorazione, Asaf tornò in sé. Per di più ammise il suo errore nel Salmo 73.
Anche Giona lasciò che un modo di pensare errato gli annebbiasse la mente. Dopo aver predicato a Ninive, invece di essere contento che gli abitanti fossero stati risparmiati, si preoccupò che non ci fosse la convalida del suo operato. Gli dispiacque che Geova non avesse punito i niniviti benché si fossero pentiti. Ma Dio lo corresse. Giona capì che il suo punto di vista era sbagliato, perché nel libro biblico che porta il suo nome riconosce onestamente i propri errori. — Giona 3:10–4:11.
Pensando a torto che la causa dei suoi guai fosse Geova Dio e non Satana il Diavolo, Giobbe cercò di dimostrare che non meritava di soffrire. Non si rendeva conto che c’era una questione più grande: I servitori di Dio sarebbero rimasti leali a Lui nella prova? (Giobbe 1:9-12) Dopo che Eliu e poi Geova lo ebbero aiutato a capire il suo errore, Giobbe ammise: “Ho parlato, ma non comprendevo . . . Perciò mi ritratto, e veramente mi pento nella polvere e nella cenere”. — Giobbe 42:3, 6.
Ammettere gli errori aiuta a mantenere una buona relazione con Dio. Come indicano i summenzionati esempi, egli non ci condannerà per i nostri errori se li riconosciamo e facciamo il possibile per correggerli, sia che si tratti di modi di pensare errati, di parole avventate o di azioni sconsiderate. Quali lezioni possiamo imparare da questo?
Fare qualcosa circa i propri errori
Quando si riconosce umilmente un errore e si fa qualcosa al riguardo, si possono rafforzare i vincoli familiari. Per esempio un genitore, forse perché stanco o infastidito, può aver disciplinato il figlio in maniera piuttosto brusca. Non correggere questo errore può avere effetti negativi. Per questo l’apostolo Paolo scrisse: “Padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nella norma mentale di Geova”. — Efesini 6:4.
Un giovane cristiano di nome Paul ricorda con affetto: “Papà si scusava sempre quando pensava di aver esagerato. Questo mi aiutava a rispettarlo”. Se sia o no il caso di scusarsi in una particolare situazione è una decisione personale. Le scuse devono però essere seguite da sinceri sforzi per evitare di commettere errori simili in futuro.
Che dire se un coniuge fa uno sbaglio che addolora l’altro? Ammettere francamente l’errore, chiedere sinceramente scusa e perdonare sono cose che li aiuteranno a mantenere salda la loro unione e a continuare ad amarsi. (Efesini 5:33; Colossesi 3:13) Jesús, uno spagnolo sulla cinquantina dal temperamento focoso, non è troppo orgoglioso per chiedere scusa a sua moglie, Albina. “Abbiamo l’abitudine di chiedere scusa quando uno di noi offende l’altro”, dice lei. “Questo ci aiuta a sopportarci con amore”.
Quando un anziano commette un errore
Riconoscere gli errori e scusarsi sinceramente aiuterà anche gli anziani cristiani a collaborare armoniosamente e a ‘mostrarsi onore gli uni gli altri’. (Romani 12:10) Un anziano può essere riluttante ad ammettere un errore per timore che questo possa minare la sua autorità nella congregazione. Tuttavia è molto più probabile che perda la fiducia degli altri cercando di giustificarsi, di ignorare l’errore o di minimizzarlo. Un fratello maturo che chiede umilmente scusa, forse per qualche osservazione avventata, si guadagna il rispetto degli altri.
Fernando, anziano di congregazione in Spagna, ricorda un’occasione in cui un sorvegliante di circoscrizione che presiedeva una grande adunanza di anziani fece una dichiarazione inesatta su come si doveva tenere un’adunanza. Quando un anziano rispettosamente lo corresse, il sorvegliante di circoscrizione riconobbe immediatamente di essersi sbagliato. Fernando ricorda: “Quando lo vidi ammettere l’errore di fronte a tutti quegli anziani, rimasi profondamente colpito. Dopo averlo udito chiedere scusa lo rispettai molto di più. Il suo esempio mi ha insegnato quanto sia importante riconoscere le proprie mancanze”.
Siate pronti ad ammettere un errore
Di solito le scuse sono gradite, specialmente se sollecite. Infatti, prima ammettiamo l’errore meglio è. Per esempio, il 31 ottobre 1992 papa Giovanni Paolo II ammise che 360 anni prima l’Inquisizione aveva agito ‘erroneamente’ punendo Galileo per aver sostenuto che la terra non è il centro dell’universo. Tuttavia rimandare le scuse così a lungo ne riduce certamente l’efficacia.
Lo stesso vale nei rapporti personali. Se ci si scusa subito, si può sanare una ferita causata da una parola o da un’azione poco benevola. Gesù esortò a non tardare a far pace quando disse: “Se, dunque, porti il tuo dono all’altare e lì ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, e va via; prima fa pace col tuo fratello, e poi, una volta tornato, offri il tuo dono”. (Matteo 5:23, 24) Spesso per ristabilire rapporti amichevoli è sufficiente ammettere di non aver agito bene e chiedere perdono. Più aspettiamo a farlo, più difficile diventa.
Felici di ammettere gli errori
Come illustrano gli esempi di Saul e Davide, il modo in cui ci comportiamo quando abbiamo commesso un errore può influire sulla nostra vita. Saul resisté caparbiamente ai consigli, e i suoi errori si moltiplicarono, culminando infine con la sua morte nel disfavore di Dio. Davide invece, nonostante i suoi errori e peccati, accettò pentito la correzione e rimase fedele a Geova. (Confronta Salmo 32:3-5). Non è questo ciò che desideriamo?
La più grande ricompensa per chi ammette un errore e vi pone rimedio o si pente del suo peccato è sapere che è stato perdonato da Dio. “Felice è colui . . . il cui peccato è coperto”, disse Davide. “Felice è l’uomo al quale Geova non attribuisce errore”. (Salmo 32:1, 2) Com’è saggio, dunque, ammettere un errore!
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:02. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
TESTIMONI DI GEOVA onlAIN by SAMUEL CAMPOCHIARO