Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
operman, 01/11/2009 15.09
Quindi, per te, il peccato degli abitanti di Sodoma era quello di non essere ospitali?
In una città dove non si trovarono dieci "giusti", il loro peccato era solo quello dell'ospitalità?
E da cosa lo evinci questo?
Dal fatto che vengono maltrattati gli angeli ospiti di Lot?
e dici niente?
Ti spiego senza arroganza di insegnarti alcunchè perchè secondo tradizione ebraica e millenaria anche oggi
l'ospitalità è sacra
Gen 18,1-15)
Nel Vangelo di Giovanni, Gesù dice: “ Abramo ha visto il mio giorno e se ne rallegrò”. E’ un modo con cui Gesù interpreta questo episodio. Al capitolo 18 ancora una volta troviamo al promessa . Il narratore ha messo insieme tutti questi episodi frammentari e li ha cuciti insieme in un unico grande racconto.
“Poi il Signore apparve a lui alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda, nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui”. Abramo era seduto davanti alla tenda; improvvisamente alza gli occhi e vede tre uomini. Nel racconto sono tre, ma i verbi sono sempre al singolare.
“Appena lo vide corse loro incontro e si prostrò fino a terra: mio Signore se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo”.
E’ l’ospitalità di Abramo. Qui viene raccontato un Abramo ospitale che corre incontro e fa fermare il Signore nella sua tenda.
“Allora Abramo andò in fretta nella tenda da Sara e disse: “ presto, 3 staia di fiori di farina! Impastala e fanne focaccia!”
Quanto contiene uno staio? 20 litri!
“All’armento corse lui stesso; prese un vitello tenero e buono; prese latte acido e fresco insieme con il vitello e li porse loro”
Il racconto non è realistico, ma ha una dimensione diversa, molto più profonda. Racconta una grandiosa, signorile, ospitalità di Abramo che si coinvolge personalmente.
“Così mentre egli stava in piedi sotto di loro, presso l’albero, quelli mangiarono. Poi gli dissero: dov’è Sara, tua moglie? Rispose: là nella tenda. Il Signore riprese: tornerò da te fra un anno, a questa data, e allora Sara, tua moglie avrà un figlio”. Dalle parole generiche adesso viene data un’indicazione precisa.
“Intanto Sara stava ad ascoltare all’ingresso della tenda ed era dietro di lui. Abramo e Sara erano vecchi; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. Allora Sara rise dentro di sé e disse: avvizzita come sono, dovrei provare piacere, mentre il mio signore è vecchio?!”
Paolo nella Lettera agli Ebrei (13, 2) di non trascurare l'ospitalità, perché alcuni "senza saperlo ospitarono degli Angeli". ...
Ricorda che Dio aveva già deciso prima la distruzione di quelle città perchè : “Il grido di lamento circa Sodoma e Gomorra, sì, è alto, e il loro peccato, sì, è molto grave. (Genesi 18:20)
- in Ezechiele 16 si fa riferimento al racconto della distruzione di Sodoma: Dio si rivolge così alla città di Gerusalemme: “Questa è stata la colpa di Sodoma: era orgogliosa di vivere nell'abbondanza e nella sicurezza. Non aveva preoccupazioni, tuttavia non ha aiutato i poveri e gli oppressi. È diventata arrogante e ha commesso azioni che io detesto. Allora io l'ho fatta scomparire dalla faccia della terra come tu sai” (16, 49-50).
- nei vangeli di Matteo e Luca il fatto di Sodoma è riportato in un contesto di mancata ospitalità in senso lato (Mt 10, 12-15; Lc 10, 10-12);
- neppure il commento a Giuda 7 sulla “fornicazione” di Sodoma ha come obiettivo l’omosessualità. Il testo greco dice, letteralmente, che Sodoma e Gomorra «andarono dietro a
carne diversa». La Bibbia della CEI traduce: “Sodoma e Gomorra... sono andate dietro a vizi contro natura” e commenta in nota:
“vizi contro natura, alla lettera ‘una carne diversa’: una carne che non era umana, perché
il loro peccato era consistito nel voler abusare di ‘angeli’; un’allusione al fatto che gli ospiti di Lot erano in realtà angeli in spoglie mortali”.